domenica, settembre 10, 2006

AAA Opposizione cercasi

Tagli a scuola, sanità e pensioni, centinaia di sbarchi di clandestini, cittadinanza distribuita come caramelle, finanziaria da almeno 30, ripeto 30, miliardi di euro di probabili nuove tasse, reintroduzione della tassa di successione, passeggiate a braccetto con terroristi, favoritismi spacciati come liberalizzazioni e chi più ne ha più ne metta.
In questi giorni stiamo assistendo ad una valanga di contraddizioni, gaffes internazionali, e veri e propri errori del governo Prodi sotto il silenzio assordante di un'opposizione che non riesce a fare sentire la propria voce.
Ma le dichiarazioni degli esponenti della CDL non mancano, basta dare un'occhiata al sito aggiornato in tempo reale http://notizie.alice.it/politica/index.html, é pieno di interventi polemici contro il governo. Il problema è che tali interventi sono filtrati, non una parola che passi attraverso un vero e proprio muro mediatico che fa scudo al governo.
Prendiamo in considerazione per semplicità i siti di informazione più cliccati su internet; se ci si sofferma su La Repubblica, Il Corriere, La Stampa ma anche Tgcom, non appare un articolo polemico o alcuna dichiarazione che parta da considerazioni politiche espresse da un'esponente dell'opposizione. Nella sezione politica del sito del Corriere di oggi, ad esempio, si ritrovano le dichiarazioni di Prodi e D'Alema e una lettera di Fassino.
“Incredibilmente” è diventata prassi che l'opposizione faccia notizia solo quando litiga internamente e quando qualche suo esponente centrista minaccia il salto della quaglia.
Di certo propendono in modo rilevante verso il centro-sinistra i grandi giornali che, sotto l'occhio inerte della CDL, si sono già, di fatto, imposti su internet come punti di riferimento per tutti gli internauti alla ricerca dell'informazione continua ed in tempo reale.
Questi mesi di assenza di Berlusconi dalla scena politica si stanno rilevando fatali, e svelano in modo evidente come gli altri leaders del centro-destra non siano in grado di fare un'opposizione che venga sentita, nel vero senso della parola, dalla gente.
Ma non ci si può solo lamentare, bisogna incominciare ad invertire il trend, bisogna incominciare a realizzare quella che Frattini pochi giorni fa su Libero ha chiamato “corporate identitity”, uno spirito di gruppo che parta dalla presa di coscienza che fare politica significa farla tutti insieme allo scoperto nella società, finanche nelle piazze.
Non so voi, ma io non mi riconosco in una politica remissiva e silente, sempre in difesa, che non sa mai alzare la voce anche su i temi di vitale importanza per lo sviluppo del nostro Paese. Abbiamo anche bisogno di gridare il nostro sdegno, siamo indignati per chi solo ieri piangeva miseria per l'Italia e ora si gode una vancanza di un mese, per quei sindacati che si scandalizzavano per la situazione della scuola e della sanità e ora accettano tagli indiscriminati, per quei politici che gridavano al conflitto di interessi dimentichi dell'enorme scandalo delle COOP, ora avvantagiate anche dal decreto Bersani. E se i mezzi di comunicazione non ci danno spazi, siamo noi a doverli conquistare e creare.