Una guerra per l'oppio, una guerra giusta
Ma come? Anni e anni di prediche contro la guerra senza se e senza ma, anni e anni di teologia della Pace, assunta a divina musa dei nostri prodi, anni e anni di “ingiustificata occupazione del territorio altrui” per il commercio del terribile oro nero, (grazie al quale peraltro l'economia di tutto il mondo e le nostre care Fiat possono viaggiare), ed ora d'un tratto abbiamo capito che la guerra e' sempre ingiusta, a meno che non permetta lo spaccio globale di droga.
Ieri, infatti, i pacifisti di rifondazione e dei verdi hanno chiesto, come condizione al proseguimento di quella che un tempo era l'orribile guerra di Bush e degli ameriKani, che in Afghanistan si possa avviare una sperimentazione per l'acquisizione dell'oppio afghano ai fini terapeutici. Questo renderebbe, ovviamente, quella guerra piu' che onorabile e giusta......................
Il progetto e' nobile: trasformare l'oppio afghano in morfina e codeina al fine di soddisfare la domanda a livello internazionale, in gran parte inevasa, dicono i nostri esperti di droga nonche' pacifisti, di farmaci per la terapia del dolore.
Peccato che D'Alema, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine della riunione dei capi delle diplomazie europee ha sottolineato che il governo italiano «non può decidere di comprare l'oppio perchè sarebbe una decisione illegale visto che il governo afghano considera illegale la sua produzione».
Quindi il progetto e' ancora piu' preciso, ascoltando le parole del nostro ministro degli esteri, altro che “inevasa domanda internazionale di oppio” saremmo noi italiani a doverci comprare l'oppio un tempo proprieta' dei talebani!
Visto il migliore andamento delle entrate, invece di abbassare le tasse, chissa' cosa proporra' Prodi, un bonus bebe' che preveda morfina gratis per i primi 18 anni di vita, per finanziare e giustificare una guerra ormai sacrosanta.
Passeremo cosi', finalmente, dalla generazione del Peace and Love dei nostri attuali governanti a quella del War and Drugs.
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